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Sushi Time

Ci sono delle cose che quando sei a Milano non puoi non fare, una di queste è mangiare Giapponese.
La cosa più intelligente sarebbe, però, fare prima un corso intensivo, altrimenti il rischio è incappare in nomi irriconoscibili e non sempre i menù sono dotati d'immagini.

Ciò che non riesco a spiegarmi è come mai,
nonostante il lavoro a contatto con il pubblico, i ristoratori con gli occhi a mandorla, che siano cinesi o giapponesi, non parlino una parola d'italiano.
Tu non conosci i loro piatti, loro non conoscono la tua lingua, risultato finale ORDINAZIONE SBAGLIATA:

tanti piccoli pezzettini di riso avvolti da alghe, ricoperti da sesamo, con dentro pesce crudo difficilmente classificabile e avocado.

Tu sei uno e i pezzettini sono dieci.

E' una lotta tra il tuo stomaco e il conto che pagherai e se sei alla ricerca di uno stage minimamente retribuito, sarà il tuo stomaco a perdere.

Qui a Milano il Giapponese va forte, forse perché è uno dei pochi modi che ti consente di vomitare senza inserire due dita in gola.

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